Mai sentito parlare di uno sport che fa bene all’ambiente oltre che a te, il tutto allo stesso tempo?
Oggi vi presentiamo il plogging, disciplina che unisce il jogging e la raccolta rifiuti in quanto i corridori in questione, portandosi con se un sacchetto, alternano alla corsa sia squat e che affondi, durante i quali raccolgono la spazzatura abbandonata per terra nelle immediate vicinanze.
Lo sport eco-friendly è nato nel 2017 da un’iniziativa Facebook del podista svedese Erik Allaströn: l’idea alla sua base è quella di ottimizzare il tempo dedicato all’allenamento per fare qualcosa di positivo per la propria città.
Negli anni successivi la disciplina ha coinvolto moltissime persone in tutto il mondo, dall’Occidente all’Asia, al punto che nell’Ottobre dell’anno scorso in Italia, esattamente in Val Pellice, si è tenuta la prima competizione mondiale di plogging, vinta fra l’altro dagli italiani Elena Canuto e Pietro Olocco.
Il punteggio è stato calcolato tenendo conto della distanza percorsa, del dislivello del terreno e della qualità e quantità dei rifiuti raccolti, trasformando il loro peso nell’equivalente di CO2. La competizione è stata di certo molto combattuta da tutti i partecipanti, tant’è che alla fine sono stati raccolti circa 800 kg di rifiuti su 1780 km di sentieri.
Il plogging non solo fa bene all’ambiente ma anche a te!
Oltre ad essere un ottimo anti-stress, in quanto correre a ritmo sostenuto aumenta il rilascio di endorfine, fa anche consumare molte calorie (per mezz’ora d’esercizio, circa 288) ed, essendo un allenamento ad intervalli in cui appunto si alternano corsa, squat e affondi, è ottimo anche per lavorare sulla resistenza.
Oltretutto è un’attività particolarmente divertente da svolgere in gruppo, magari con degli amici con cui sfidarsi a chi riesce a scovare e raccogliere il maggior numero di rifiuti.
Tutto quello che ti serve è un allenamento minimo per sostenere la corsa, un sacchetto e dei guanti da lavoro! Cosa aspetti? Pratica anche tu lo sport più verde del momento!